Perchè mio figlio mi odia?

PERCHE’ MIO FIGLIO MI ODIA?

…Ti odio! Nel corso del rapporto tra genitori e figli adolescenti non è del tutto raro che un figlio pronunci questa frase. E’ un’espressione che ha la potenza di una lama e di solito lascia il segno. A volte il sentimento è rivolto alla coppia genitoriale, più spesso si indirizza verso uno solo dei genitori. L’effetto sicuramente non è piacevole, anche se l’evento non è sempre patologico. Può trattarsi di una reazione improvvisa oppure essere la spia di un cattivo funzionamento della relazione. Cerchiamo di capire insieme quali sono i motivi per cui un figlio può dire ad un genitore che lo odia.

Non è abbastanza!

Uno dei primi motivi da considerare quando un figlio dice di odiare i genitori è quando questi hanno aspettative molto elevate nei suoi confronti. I loro desideri non corrispondono al figlio reale. Magari sognavano un campione o un personaggio famoso. Per questo non gli va mai bene niente di quello che fanno. Li criticano di continuo, facendoli sentire inadeguati. Alle volte i genitori aggiungono anche la mancanza di fiducia. Così capita che non  danno alcuna responsabilità ai figli, alimentando il loro senso di insicurezza.

Limiti la sua libertà…

Non di rado l’odio è una reazione del tutto naturale ed istintiva. Questo accade soprattutto quando è conseguenza di un dissapore, un litigio, anche nell’ambito di una relazione che funziona. Spesso si verifica quando i genitori limitano la libertà di azione dei figli, ad esempio quando mettono dei divieti ritenuti ingiusti. Di solito si tratta di genitori che hanno uno stile educativo di tipo autoritario. In pratica, quelli che impongono le decisioni senza dare spiegazioni.

Ti odia perchè lo odi tu!

Un altro motivo non molto frequente, ma neanche del tutto raro, è l’effetto specchio. A volte i genitori manifestano un distacco emotivo nei confronti dei figli. Li trattano come se fossero un inconveniente, rinfacciandogli tutto quello che fanno “per loro”, facendoli sentire un peso. Vivono i figli come una limitazione alla loro vita e non esitano a dirlo. In genere succede quando i figli sono indesiderati e/o imprevisti. Oppure quando la relazione col partner è molto conflittuale e non la interrompono “a causa” dei figli.

L’odio, quando non è patologico, è normale!

Ridimensionare le aspettative ed accogliere i figli nella loro unicità è a dir poco un dovere del genitore. I figli non possono essere un prolungamento del tuo ego, non devono farti felice, ma devono essere felici. Se invece i tuoi progetti di vita non prevedevano un impegno così intenso, come quello richiesto da un figlio, il problema è bello grosso. Dovresti lavorare sull’accettazione di una situazione che non si può modificare. Magari farti aiutare per alleggerire il carico delle responsabilità. Al di là di questi casi limite, il risentimento è del tutto normale in una relazione. Non bisogna spaventarsi! Il mio suggerimento è di avere pazienza, nella maggior parte dei casi arriva il momento della riconciliazione. 

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