L’arrivo delle pagelle

L’ARRIVO DELLE PAGELLE

Ormai ci siamo: l’arrivo delle pagelle è alle porte. Rispetto a un passato non proprio lontano il periodo è lo stesso, la fine dell’anno scolastico. Ma il modo in cui oggi avviene l’arrivo delle pagelle è profondamente cambiato. Il registro elettronico sta trasformando il rapporto dei genitori con la scuola e in parte anche con i figli. Dalla crisi di partecipazione al controllo totale, riflettiamo insieme sui cambiamenti e le dinamiche che accompagnano l’arrivo delle pagelle!

Il rapporto tra i genitori e la scuola…

Un tempo i genitori avevano fiducia nella scuola e rispetto per gli insegnanti. Gli affidavano i propri figli e rispettavano i ruoli, partecipando “da lontano” alla vita scolastica. Poi è arrivato internet e i gruppi whatsapp dei genitori, così le distanze si sono ridotte. Mamme e papà piano piano si sono insinuati all’interno della scuola. Prima per partecipare e condividere. Poi per mediare il rapporto tra la scuola e i figli. Fino a voler decidere se e quando fare l’assegno o come distribuire l’orario interno (si salvi chi può!).

…e tra i genitori e i figli

Il registro elettronico ha finito di annullare le distanze, comunicando in tempo reale tutto quello che accade a scuola. Permette di vedere non solo i voti ma anche le assenze. Per i genitori ansiosi è una manna dal cielo. Per molti altri sta creando un vuoto comunicativo nei confronti dei figli. Marinare la scuola e assumersi le conseguenze, non è più possibile. Neanche si può prendere un brutto voto e cercare il modo per comunicarlo…. Non c’è più bisogno di trovare le parole perchè i genitori sanno già tutto. Insomma lo spazio per crescere e comunicare si è ridotto in favore del controllo totale.

I risultati saranno una sorpresa o hai già fatto la media?

In questo modo, per la maggior parte dei genitori il risultato della pagella non sarà una sorpresa. Il registro elettronico offre un monitoraggio quotidiano sulle attività ed il rendimento scolastico dei figli. Se sei tra questi, probabilmente hai già fatto le medie ponderate delle valutazioni nel corso dell’anno. E forse sei anche pront@ a contestare se il voto in pagella non rispecchia i tuoi calcoli! Se invece hai qualche difficoltà con la tecnologia, potrebbero esserci delle sorprese (sia brutte che belle). Di fronte ai risultati come ti comporti?

Severi o comprensivi? Come comportarsi?

Se i risultati sono insoddisfacenti ti sembra di avere solo due opzioni: lasciare correre oppure puntare i piedi? Inutile dire che gli estremi non sono mai una soluzione consigliabile. Se sei un genitore consapevole sai bene che bisogna lasciarli sbagliare perché “sbagliando si impara”. Ma è pur vero che come genitore hai il dovere di spronare i figli a migliorare. Se ti chiedi se esiste un modo efficace per farlo, puoi provare con le tecniche della genitorialità positiva. Oppure cercare di comprendere qual è la difficoltà. E’ il rapporto con il docente? La materia non cattura il suo interesse? Il modo in cui organizza lo studio non funziona? Analizzare insieme il problema è il primo passo per poterlo affrontare e quindi risolverlo. L’importante è che presenti la questione come un compito da risolvere (e non come il giudizio universale!).

Comunque vada sarà un successo!

Se le valutazioni non rispecchiano le tue aspettative proverai una certa delusione. Questo è del tutto comprensibile. Ma il mio consiglio è di non farne un dramma. Anche se la scuola è importante, non deve dividere i ragazzi in categorie: buoni o cattivi! Anche se tuo figli@ non ama la matematica oppure non gli interessa la storia, non è detto che non possa fare grandi cose nella vita. L’importante è che gli assicuri il tuo amore e la tua fiducia.

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