I 5 pilastri della genitorialità positiva

I 5 PILASTRI DELLA GENITORIALITA’ POSITIVA

Oggi parliamo dei 5 pilastri della genitorialità positiva. Ne hai mai sentito parlare? Definita anche positive parenting è una pratica molto diffusa nei paesi anglosassoni.

La genitorialità, cioè il processo di crescita dei propri figli, è una condizione esistenziale che porta con sé domande, dubbi, perplessità e tante tantissime ricerche online, questo mi pare evidente .

Grazie agli sviluppi della psicologia, per fortuna, sappiamo che possiamo ottenere risultati sorprendenti trasformando semplicemente l’approccio, insegnando ai bambini che sono degli individui unici, che meritano rispetto, fiducia e che hanno potenzialità eccezionali.  

 

Ecco, quindi, i 5 principi fondamentali su cui si basa la genitorialità positiva:

1. LA SICUREZZA

La sicurezza è il punto di partenza. Con i bambini piccoli è intuitivo. Loro hanno bisogno di esplorare, giocare e scoprire il mondo. Il che aumenta la loro curiosità e migliora il linguaggio. È importante però rendere l’ambiente sicuro, in modo da dover essere dei supervisori e non controllori. In una casa “a prova di bambino” si sta più rilassati ve lo assicuro(se avete bisogno di qualche suggerimento eccovi qui delle idee)

Per i più grandi, invece, la sicurezza riguarda altri pericoli. Quelli tipici dell’adolescenza sono i cosiddetti comportamenti a rischio. Tra i più diffusi, l’uso di sostanze, la sessualità promiscua, la guida pericolosa e i disordini alimentari. Ma ce ne sono molti altri, tra cui il bullismo, con le sue conseguenze spesso drammatiche. Anche navigare su internet può rappresentare un pericolo. Per questo bisogna sempre supervisionare, ma senza eccessivi allarmismi.

2. LA DISPONIBILITA’

La disponibilità non significa essere sempre presenti. Come in tutte le cose il troppo storpia si sa. Significa, piuttosto esserci quando quando i figli lo richiedono… in pratica diventare dei genitori… on demand. Cioè quando vogliono condividere qualcosa o hanno bisogno di aiuto. Basta interrompere anche pochi minuti ciò che si sta facendo. Questo è il modo in cui apprendono che siamo lì per loro.  Di certo è più facile essere disponibili quando siamo soddisfatti e va tutto bene. Quando questo non succede, è molto più difficile essere pazienti, coerenti e disponibili. Per questo bisogna cercare l’equilibrio giusto tra prendersi cura dei figli e di se stessi.  Magari condividendo il carico di lavoro con qualcuno (partner, amici, parenti). 

3. LA MOTIVAZIONE 

La motivazione è la chiave di volta del comportamento. Soprattutto è utile per cambiare i comportamenti scorretti concentrandosi su quelli desiderabili. E’ evidente che prima dobbiamo decidere quale tipo di comportamento e abilità vogliamo incoraggiare. Un modo molto efficace per incoraggiare un comportamento che ci piace è dimostrare approvazione.
Quando vedi tuo figlio fare qualcosa che ti piace, lodalo! Soprattutto da piccoli, l’attenzione del genitore è la base per la loro motivazione. E quasi sicuramente faranno di nuovo la stessa cosa in futuro.

4. LA DISCIPLINA

Con una disciplina assertiva i bambini hanno meno probabilità di sviluppare problemi comportamentali. Questo significa che bisogna essere autorevoli (e non autoritari). Ma anche coerenti. Mettendo per primi in pratica ciò che diciamo (cioè dando il classico esempio). E poi bisogna reagire rapidamente e con calma di fronte alle situazioni. Così i figli imparano ad accettare regole e limiti. E sviluppano l’autocontrollo. La pratica della Mindfulness per diventare genitori consapevoli è molto efficace in questo ambito. Di certo può essere difficile, ma è davvero importante mantenere la calma e non urlare, minacciare o colpire. 

5. LE ASPETTATIVE

Le aspettative riguardano sia i figli che noi stessi. Ciò che ci aspettiamo dai bambini dipende da ciò che consideriamo normale. Ma dobbiamo tenere conto che ognuno si sviluppa secondo il proprio ritmo. Inoltre, se ci aspettiamo troppo, resteremo inevitabilmente delusi. Nessuno è sempre bravo. Per questo è importante essere ragionevoli su ciò che possono effettivamente fare in base all’età. Non è che un bambino di due anni può stare zitto e fermo mentre stiamo mezz’ora al telefono! Poi è importante avere aspettative realistiche anche su noi stessi. Winnicott ci ha insegnato che basterebbe essere “sufficientemente buoni”. D’altronde va bene voler essere un buon genitore, ma la perfezione non è realistica.  Anche perché si impara attraverso prove ed errori. 

I VANTAGGI DELLA GENITORIALITA’ POSITIVA

Oltre un secolo di studi ha dimostrato  che i primi anni di vita dei figli sono decisivi. Sia per lo sviluppo delle loro capacità che della loro personalità. In passato, questa fase della vita è stata molto sottovalutata. Ma oggi sappiamo che i bambini crescono meglio quando i genitori utilizzano i principi della genitorialità positiva. Si riducono le probabilità che abbiano problemi comportamentali o emotivi.  Non sempre è facile mettere in pratica le teorie. Perché nella vita di ogni giorno ci sono anche tante variabili in gioco. I problemi quotidiani, quelli di coppia, la stanchezza, il lavoro. Ma la cosa fondamentale è cercare di migliorarsi come genitori. Per migliorare il percorso di crescita dei figli.

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