Dai figli non si divorzia

DAI FIGLI NON SI DIVORZIA

A volte ho l’impressione che molte persone non si sono accorte che siamo nel 2023. Che sono passati oltre 50 anni da quando il divorzio è diventato possibile. E che finalmente i genitori possono separarsi, perché le relazioni non devono essere prigioni. Eppure ci sono tantissimi genitori che si costringono a stare insieme. Si odiano, ognuno fa la sua vita, non si incontrano nemmeno di striscio, però stanno insieme. Il più delle volte dicono che “lo fanno per i figli”. Forse non tengono conto che non è necessario perchè dai figli non si divorzia.

PERCHE’ CI SI SPOSA?

Per capire il comportamento dei genitori che si costringono a restare insieme, bisogna fare un passo indietro. La prima cosa da chiarire è “perché ci si sposa”? In teoria, quando ami qualcuno non c’è bisogno di firmare un documento per garantire il tuo impegno nella relazione. Dovresti sapere che è solo quello che fai e farai quotidianamente che garantirà la tenuta del tuo rapporto. Per stare tranquilli, però, e soprattutto  per garantire il patrimonio costruito insieme, ci vuole un “pezzo di carta”. Un vincolo legalmente riconosciuto, da far valere in caso di contenzioso. Perciò, alla base del matrimonio c’era (e c’è ancora) la necessità di definire obblighi, modalità e corrispettivi. Un contratto, appunto. Eppure, la maggior parte delle persone pensa che ci si sposa per amore…

NON VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI

La maggior parte delle relazioni (eccetto quelle imposte) nascono per una scelta, un’attrazione, un desiderio, un progetto. Ma questo non vuol dire che andrà tutto liscio come l’olio. Le relazioni, come la vita, hanno alti e bassi. Il problema, secondo me, è che abbiamo una visione fiabesca delle relazioni Magari per via dei classici Disney in cui alla fine i due “vissero per sempre felici e contenti”. Oppure per tutti quei film meravigliosi ed improbabili del dopoguerra. Dove lui era un esemplare (introvabile) di cavaliere e lei una sorta di principessa impeccabile. Nella realtà le cose sono ben diverse. Le storie finiscono, e purtroppo non sempre bene. Le difficoltà si presentano anche alla coppia più innamorata.

UN CAMBIO DI PROSPETTIVA

Forse se il punto di partenza fosse diverso, cambierebbe anche il punto di arrivo. Visto che oggi quasi la metà dei matrimoni finiscono e quelli che resistono non sono tutti in buona salute. Magari basterebbe sposarsi senza l’assurda promessa di stare “insieme finchè morte non vi separi”. Bisognerebbe sposarsi sapendo che prima o poi ci si separerà. Allo stesso modo in cui si dovrebbe vivere, sapendo che prima o poi si muore. Solo così si può raggiungere quella consapevolezza che permette di godersi pienamente le cose.

SEPARARSI PUO’ ESSERE E’ UN BENE PER I FIGLI

Alleggerire il vincolo del matrimonio, prevedendone la fine, potrebbe far vivere meglio anche la separazione. Cosa che farebbe molto bene ai figli, soprattutto quando c’è molta conflittualità tra i genitori. E farebbe bene anche a quei genitori che si costringono a restare insieme senza affetto. In questi casi, il messaggio che si trasmette ai figli è che le relazioni sono una prigione. Invece, se la priorità sono i figli, bisognerebbe mettere da parte le armi e collaborare. Questo sì per amore dei figli.  Ricordandosi che anche quando ci si separanon si smette di essere genitori. Perché si può divorziare dal partner ma dai figli non si divorzia. Mai.

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