Che senso ha il silenzio?

CHE SENSO HA IL SILENZIO?

I latini dicevano che “chi tace acconsente”, intendendo che quando non ti esprimi su qualcosa si presuppone che sei d’accordo. Questo principio è nato nell’ambito del diritto. Ma poi è stato applicato anche nella vita quotidiana. Fino al punto di essere utilizzato anche nelle relazioni. Qui però la cosa è ben diversa: cerchiamo insieme di comprendere che senso ha il silenzio e che significati può avere!

Io con te con ci parlo!

Durante una discussione o un litigio ti capita spesso di rimanere in completo silenzio? Sei convint@ che il miglior disprezzo sia l’indifferenza e per questo ti chiudi in un mutismo che esprime la rabbia e il risentimento che stai provando?

Se ti rivedi in questa descrizione è perché, con ogni probabilità, utilizzi il tuo silenzio come una punizione.  “Non ti rispondo neanche” non pensi si meriti le tue parole.

In realtà in questo caso utilizzi il silenzio per esprimere il tuo completo dissenso nei confronti di qualcosa o qualcuno.

Molto lontano quindi da quello che sostenevano i latini no?

Meglio lasciare stare

Stai litigando con qualcuno e ti sta facendo davvero arrabbiare ma ad un certo punto ti fermi?

Sai che continuare a litigare potrebbe farti uscire parole che in realtà non pensi e di cui con tutta probabilità ti pentirai, quindi inizi a tacere. Sei consapevole che superando la tua soglia di sopportazione potresti non controllare più le tue parole. In questo caso utilizzi il silenzio come protezione. 

“Meglio che non continuo” smetti di parlare per protegge il prossimo dalle tue offese.

Che ne parliamo a fare?

“Te l’ho detto in tutte le lingue!” “Te l’ho ripetuto 1000 volte! Eppure è tutto inutile.” “TU non capisci.”

Ti ritrovi spesso a concludere una discussione con queste affermazioni? Queste sono le tipiche espressioni di chi pensa che l’interlocutore non è all’altezza della conversazione. Il tuo è un silenzio di evitamento.

In teoria serve ad evitare il confronto. Ma quali sono i motivi? Le possibilità possono essere due.

  1. Pensi di essere troppo superiore rispetto al tuo interlocutore.
  2. Non ti interessa il parere altrui.

Non sai di che parlare

Ti sei mai ritrovato ad una cena di amici di amici e non avere idea di cosa dire?

Parlare con persone che non conosci ti mette a disagio. Non riesci ad essere spontane@ e se pensi ad argomenti interessanti non riesci a tirare fuori altro che frasi del tipo “Freschetto stasera” oppure “Non ci sono più le mezze stagioni” perciò per evitare figuracce rimani zitto e in disparte.

Pensi di dovere di parlare per forza, ma così ti inibisci, alimentando un circolo vizioso. Il tuo silenzio è pieno di imbarazzo. 

Attenzione: alcuni potrebbero interpretare il tuo silenzio come disinteresse perciò mi raccomando cerca di superare questa timidezza.

Il silenzio non dice nulla

In conclusione ti ricordo che di fatto il silenzio non esprime alcunché. A prescindere da quale sia il motivo o la situazione in cui l’adotti nella maggior parte dei casi il silenzio rappresenta una difficoltà della comunicazione. Anche se può avere diversi significati, di fatto non dice nulla perché non esprime esattamente quello che pensi. Piuttosto esprime l’impossibilità di aprirsi all’altr@ o di confrontarsi.

Non adottare il silenzio come metodo comunicativo piuttosto cerca sempre di metterti in gioco e di esprimere il tuo parere allo stello livello del tuo interlocutore. Che sia in un rapporto di coppia, di amicizia o familiare saper “discutere” in modo costruttivo può essere una grande ricchezza.

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